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Nelle zone più elevate della Val di Non e della Val di Sole è diffuso l’allevamento di bovini. Il latte che ne deriva viene utilizzato per produrre diverse specialità lattiero-casearie, come il Trentingrana, il Casolét e i numerosi nostrani, ognuno caratterizzato dal sapore dei pascoli e del foraggio del posto.
Ottimi sono anche i salumi, tra i quali va ricordata la Mortandèla affumicata, e la piccola produzione di vino, che è stata recuperata sulle sponde del lago di Santa Giustina, dove è stato riscoperto un antico vitigno autoctono, il Groppello di Revò.
Vallate generose, non solo di mele ma anche di pere, ciliegie, piccoli frutti e verdure. Dalla frutta e dalla verdura si ricavano anche molti trasformati come il succo di mela, il sidro e le confetture, mentre le numerose api che favoriscono l’impollinazione degli alberi da frutto ci regalano deliziosi mieli.